L’intervento progettuale è stato autorizzato dalla dott.ssa Mencarelli, sovrintendente dei beni culturali. Il progetto di illuminazione ha avuto il fine di caratterizzare la facciata della Chiesa della Madonna della Misericordia situata in località Madonna delle Piane, Chieti Scalo, anche conosciuta con il nome di Madonna con la catena.
La parte storica del complesso rappresenta una delle più antiche chiesette rurali della città ed è proprio per questo che si è pensato di riqualificarne l’identità supportandola con un’illuminazione accurata e personalizzata atta a risaltare la naturale bellezza del mattone a vista e ad arricchire la linearità e la maestosità di archi e timpani.
Ci si è recati sul posto come da consuetudine per effettuare delle prove in tarda serata cercando di interpretare il migliore risultato possibile. Il prospetto è emerso in tutta la sua naturale bellezza acquistando spessore e tridimensionalità con un gioco di chiaro-scuro tra archi e timpani, interno-esterno (come si evince dalle foto).
TaIe risultato è stato possibile con la semplice collocazione sul prato fronte e lato Chiesa di un paio di faretti led orientati verso la facciata ed utilizzando delle applique in pietra già esistenti all’interno del porticato principale; quindi escludendo qualsiasi tipo di opere murarie o interventi che potessero intaccare la struttura stessa. Nella realizzazione del progetto ,studiato per essere meno invasivo possibile, è stato vietato l’impiego di ganci, viti o di qualsivoglia sistema di ancoraggio alle pareti, cercando quindi soluzioni poco impattanti che hanno conferito al tempo stesso nuova luce all’antica e preziosa facciata.
La parte storica del complesso rappresenta una delle più antiche chiesette rurali della città ed è proprio per questo che si è pensato di riqualificarne l’identità supportandola con un’illuminazione accurata e personalizzata atta a risaltare la naturale bellezza del mattone a vista e ad arricchire la linearità e la maestosità di archi e timpani.
Ci si è recati sul posto come da consuetudine per effettuare delle prove in tarda serata cercando di interpretare il migliore risultato possibile. Il prospetto è emerso in tutta la sua naturale bellezza acquistando spessore e tridimensionalità con un gioco di chiaro-scuro tra archi e timpani, interno-esterno (come si evince dalle foto).
TaIe risultato è stato possibile con la semplice collocazione sul prato fronte e lato Chiesa di un paio di faretti led orientati verso la facciata ed utilizzando delle applique in pietra già esistenti all’interno del porticato principale; quindi escludendo qualsiasi tipo di opere murarie o interventi che potessero intaccare la struttura stessa. Nella realizzazione del progetto ,studiato per essere meno invasivo possibile, è stato vietato l’impiego di ganci, viti o di qualsivoglia sistema di ancoraggio alle pareti, cercando quindi soluzioni poco impattanti che hanno conferito al tempo stesso nuova luce all’antica e preziosa facciata.